1:47 PM
Mizarin
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Commozione?

Silvio Berlusconi [...], aveva esordito cosi:

Voi non mettete in conto il fatto che noi vecchietti siamo esposti alla
commozione e che questa commozione può fare brutti scherzi al cuore

Un intervento-richiamo a scendere in campo contro chi oggi governa dopo quella che fu la

notte degli spogli e degli imbrogli


Applausi e cori di incoraggiamento avevano accolto l'ex premier che a un certo punto aveva accennato anche ad asciugarsi il viso per la commozione.

°Fonte il Corriere.it
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Non è che era commosso, stava per svenire povero tapino. Bastava guardarlo, era bianco come un cencio, tutto sudaticcio. Povero.
Potevano evitare però, di divulgare il video del suo malore, ogni due per tre. Non è un gesto carino, è pur sempre un essere vivente.

11:11 AM
Mizarin
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Iraqi Kid Runs For Water

Ci si diverte così:

Iraqi Kid Runs For Water

10:21 PM
Mizarin
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Ed ora salta fuori il video


Sul web il filmato dell'ex spia russa avvelenata a Londra

In un video le ultime accuse di Litvinenko

L'ex colonnello del Kbg, in un incontro pubblico: «Solo Putin poteva dare l'ordine di uccidere la giornalista Anna Politkovskaya»
[...]

L'ex colonnello del Kbg Alexander Litvinenko lo ha detto anche di fronte a una telecamera, pochi giorni prima di morire avvelenato a Londra «l'ordine di uccidere la giornalista Anna Politkovskaya è arrivato direttamente da Vladimir Putin».
L'ex agente segreto russo, in un incontro pubblico organizzato a Londra dall'associazione di giornalismo indipendente Frontline, parla della Politkovskaya.
Eravamo molto amici: ogni volta che veniva a Londra mi veniva a trovare, stava a
casa mia, anche con mia moglie e i miei figli. Mi chiedeva informazioni sui
servizi segreti russi, su come si muovevano, sui loro metodi. Poi - continua
Litvinenko - dopo che uscì il suo ultimo libro, era preoccupata. Aveva paura: le
minacce che riceveva erano diventate più frequenti e arrivavano direttamente dal Cremlino. Mi chiese se pensavo davvero che potessero ucciderla.
Le risposi di sì, che non avevo dubbi e che per lei era troppo pericoloso
restare in Russia. Le dissi che doveva assolutamente lasciare il paese, almeno
per un po' di tempo. Fu l'ultima volta che la vidi

LE PROVE TRAFUGATE - Alexander Litvinenko spiega di essersi messo subito a indagare sulla morte dell'amica e di aver raccolto prove di come in Russia si nascondesse la verità su quel delitto. Litvinenko raccolse prove a carico sia degli esecutori materiali del delitto, sia a carico di Putin.
Un omicidio simile in Russia non può avvenire senza l'ordine del capo del
governo. Ma la mia casa - racconta l'ex agente segreto nel video - è stata messa
a soqquadro e le prove furono trafugate
Alexander Litvinenko, nei giorni successivi a questo video, ha continuato a cercarne di nuove, fino al giorno in cui il suo sushi è stato spruzzato di Polonio 210.
° Fonte il Corriere.it
° Il video citato
_______________________________
La mia domanda è, perchè un ex-agente del Kgb, ora fa la morale a Putin definendo il suo regime "barbaro e brutale" (fonte il Corriere.it), indagando sull'omicidio della Politkovskaya, raccogliendone prove, come se non conoscesse il metodo operativo del regime?
Prima la lettera, poi il video entrambi con del tempismo da Film.
Lungi da me spezzare una lancia a favore di Putin, però mi puzza di presa per il popò...

5:06 PM
Mizarin
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Sì ai videogiochi sulla Natività

M'è scappato un sorriso leggendo questo su la Repubblica.it:


Dossier sul Bullismo

Le Chicche del Dossier:

Multimedia:
- Le immagini del video di Torino
- Immagini da alcuni degli altri video delle scuole sul web
- Allagato l'istituto copernico, con tanto di "firma"
- Il Forum di Repubblica.it sul bullismo

I Dati:
- Il bullismo a scuola, coinvolge 8 ragazzi su 10

La Cronaca:
- Torino, disabile aggredito e filmato dai compagni di classe
- E sul web impazzano i video violenti dalle scuole
- Il bullismo quotidiano nella cronaca: Como - Gela - Bari

Le Reazioni:
- La linea dura del ministro: "Stop ai videogiochi sul bullismo"
- L'allarme del premier: "Un piano per le famiglie"

Le Testimonianze:
- Una preside in prima linea: "Basta scuse, sono ragazzi violenti"
- I web-giornali scolastici: "Non passate per quelle scale"


Ps. Non perdetevelo eh, potreste accorgervi di un fenomeno che sta prendendo piede solo ultimamente nelle scuole di tutta Italia. Sul ministro esprimo un "ARGH".

4:42 PM
Mizarin
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"... e due" disse il Boia

«Litvinenko ucciso perché sapeva»


Nuovo colpo di scena nel caso della morte dell’ex spia russa Alexander Litvinenko, deceduto giovedì sera per avvelenamento a Londra con il polonio 210. Dopo la lettera dell'ex agente del Fsb che punta il dito su Putin, nuove ombre sul Cremlino vengono gettate da Leonid Nevzin, ex amministratore delegato del gigante petrolifero russo attualmente residente in Israele. Nevzin ha rivelato al quotidiano israeliano Ha’aretz di aver incontrato Litvinenko e di avergli passato delle informazioni riservate «potenzialmente pericolose per l’attuale dirigenza russa».

Secondo The Sun, che riporta una fonte dei servizi segreti inglesi, il polonio sarebbe stato spruzzato sul sushi il 1° novembre scorso. Le possibilità che Litvinenko sia stato contaminato in casa sono remote. «La spiegazione più probabile è che il materiale sia stato spruzzato sul cibo nel sushi bar e sia finito anche sui suoi vestiti», ha spiegato la fonte. In questo modo Litvinenko ha portato il polonio «al successivo incontro in un albergo e poi a casa»

°Fonte il Corriere.it
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Non è che in Russia, ci pensino molto sopra, un po' di polonio e via. Problema risolto. Tanto di radioattività ce n'è da smaltire...

Ps. Da leggere questo interessante post dell'orsetto: "Sono ufficialmente un complottista"

12:41 AM
Mizarin
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J.F. Kennedy

Il 22 novembre del 1963, a Dallas, viene assassinato John Fitzgerald Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti. La sua morte avviene praticamente in diretta, di fronte ad una enorme folla di cittadini accorsi in strada per salutare il padre della patria.

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Stamattina, bellissimo documentario de "La storia siamo noi" su questo argomento. Guardatelo, ne vale la pena:

P.s. sono arrivata a lezione in ritardo pur di vederlo tutto

1:34 PM
Mizarin
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Fanatismo dei Nostri Giorni

Tre fantocci raffiguranti un soldato israeliano, uno italiano e uno americano sono stati dati alle fiamme lungo i Fori Imperiali al grido di


Israele brucerà


Il manichino italiano indossava una bandiera tricolore con il fascio littorio. Autori del gesto alcuni esponenti dei centri sociali che guidavano la testa del corteo promosso dal forum Palestina libera con lo slogan:


Solidarietà al popolo palestinese


partito da Piazza della Repubblica e concluso a piazza Venezia.

Non sono mancati momenti di tensione, con le telecamere che cercavano di riprendere l’improvvisato falò e i giovani con le kefiah che tentavano di impedirglielo con spintoni e urla. Si sono sentiti anche altri slogan, come l'ormai tristemente noto


Dieci, cento, mille Nassiriya



L'unico tricolore da guardare è quello disteso sulle vostre bare



Prodi boia


Immediata la presa di distanza del segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, che ha partecipato alla manifestazione romana:


Chi grida quegli slogan e chi compie quei gesti è un nemico della causa
palestinese


°Fonte il Corriere.it, immagine di Melbourne G-20 di Repubblica.it

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Ditemi Voi, che senso ha. Ditemelo Voi, che girate con la Kefia, che avete nel blog la bandiera della palestina o di Israele. Ditemi Voi se siete obiettivi.


E smettiamola di dire che sono sempre e solo i soliti 4, smettiamola davvero di prenderci per i fondelli. Coerenza ecco quello che manca. Girate con la bandiera della pace, con la spilletta di Full Metal Jacket e poi bruciate i fantocci-soldati urlando "L'unico tricolore da guardare è quello disteso sulle vostre bare". Ma vi vedete? Vi sentite? Siete per le pari opportunità, ma odiate i soldati. Siete per il dialogo ma devastate le città del G8-G20 ecc..

Vergognatevi.

4:43 PM
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Nazismo Filo-Americano

L'Assemblea generale dell'Onu"Basta violenze a Gaza"

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato a grande maggioranza una risoluzione con cui si "deplora profondamente" l'offensiva israeliana a Gaza, con particolare riferimento al massacro della settimana scorsa a Beit Hanoun, e chiede allo Stato ebraico il ritiro dalla Striscia e ad ambo le parti la cessazione immediata delle ostilità.

La stessa risoluzione, non vincolante - approvata con 156 voti a favore, tra cui tutti quelli dei Paesi dell'Unione Europea, mentre i voti contrari sono stati quelli di Stati Uniti, Israele e Australia, oltre a quattro isole del Pacifico - chiede al segretario generale dell'Onu di dare vita a una commissione di inchiesta sull'incidente di Beit Hanoun, dove l'8 novembre scorso l'artiglieria israeliana ha ucciso 19 civili palestinesi, per la maggior parte donne e bambini.

l'Ambasciatore americano all'Onu, John Bolton, ha definito "di parte" il documento:


non farà che rafforzare i dubbi sulle Nazioni Unite e porterà molti alla
conclusione che l'organizzazione globale non può giocare un ruolo nella
regione...aumenta la tensione e serve gli interessi di quanti sono ostili a
Israele e non accettano il suo diritto a esistere
.


°Fonte la Repubblica.it

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Accidenti. Ovvio che è di parte. E' dalla parte di un bagno di sangue che ha visto protagonisti 19 civili innocenti, tra i quali parecchi bambini. Di qualunque nazione loro siano. Un atto criminale che in nome di qualsiasi cosa sia fatto deve essere punito nel più forte dei modi.

Guardate questa foto e ditemi da che fottuta parte state.

4:13 PM
Mizarin
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Unforgettable

Nairobi, non c'è Accordo sul rispetto di Kyoto

Si potrebbe dire che da Nairobi esce un quadro degli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra almeno a quattro velocità.

Al primo posto ci sono i Paesi europei come Gran Bretagna, Francia e Germania, che finora hanno rispettato gli impegni assunti a Kyoto e che, con molta probabilità, arriveranno alla scadenza del 2012 con le carte a posto.

Al secondo posto ci sono i Paesi che hanno aderito ai patti di Kyoto ma che non ce la fanno a tenere il passo, [...] come l’Italia, hanno ammesso di essere in difficoltà, di avere finora aumentato piuttosto che ridotto i gas serra, ma di tentare di fare di meglio per risalire la china.

Al terzo posto ci sono i Paesi in via di sviluppo, Cina e India in testa, che rifiutano di entrare né ora né dopo il 2012 in un progetto planetario di contenimento delle emissioni perché affermano:

Il danno maggiore all’atmosfera, finora, è stato procurato dai Paesi
industrializzati e sono loro che devono agire per primi.



Il quarto e ultimo posto è occupato da Stati Uniti e Australia che non hanno ratificato Kyoto e che affermano di poter impegnarsi in futuro solo attraverso azioni volontarie, senza meccanismi di controllo e sanzioni. Tuttavia, tre senatori presidenti di commissioni, hanno fatto circolare a Nairobi una lettera aperta a Bush in cui lo accusano di avere sbagliato tutto in politica ambientale e gli chiedono, dopo il fallimento delle elezioni di medio termine, di avviare azioni concordate bipartisan.

°Fonte il Corriere.it
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Come, per altro, volevasi dimostrare. Sempre della serie: "Io faccio quel che mi pare, anzi conviene".
Temo non abbiano ancora capito che il cancro, viene pure a loro, anche se hanno un conto in banca astronomico fatto sulla pelle altrui.

12:56 PM
Mizarin
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Zitti e Capo Chino dove Conviene

Sudan: continua la pulizia etnica nel Darfur

La comunità internazionale è bloccata da veti incrociati.

Il miglior alleato del regime di Khartoum è la Cina, grande acquirente del petrolio sudanese e grande venditrice di armi al Paese africano.

Con grande cinismo e spregiudicatezza, Pechino, con una politica neocolonialista di sfruttamento intenso delle risorse, ha minacciato più volte di mettere il veto sulle risoluzioni dell’Onu che condannano la politica di Khartoum e la risoluzione 1706 che prevede l’invio di un continente di 17 mila uomini, il 31 agosto è passata solo perché Pechino ha preteso l’aggiunta di una nota che vincola il dispiegamento “al consenso del governo sudanese”. Ovviamente non è ancora stata applicata perché il regime sudanese per bocca del suo presidente ha sentenziato: “Mai truppe dell’Onu in Darfur”.

°Fonte il Corriere.it

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Finchè i voti di gran parte dei Paesi nell'ONU, non avranno valore, questa sarà la realtà: lo sfruttamento di un veto per fini tutt'altro che umanitari: petrolio e armi.
E intanto la povera gente? Muore per questi ricatti. Che mondo.

8:44 PM
Mizarin
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Anoressia e Magrezza


Dani Grimaldi, cugina di Ana Carolina (la modella deceduta):


«Ana Carolina mangiava ogni tanto un pomodoro, una mela o una fetta di cocomero,
ma anche con quel poco nello stomaco dopo un quarto d'ora andava in bagno e
vomitava non accettava di essere malata, e se si provava ad insistere perché si
rendesse conto, finiva per allontanarsi»


La stessa Ana Carolina diceva di sè in una intervista per un quotidiano brasiliano (la Folha de S. Paulo):



«Attualmente peso 46 chili e mi sento grassa, mi rendo conto di avere una
visione distorta di me stessa, ho smesso di mangiare»


La morte di Ana è destinata a rinfocolare le polemiche sulla magrezza delle modelle al limite della patologia, che ha spinto quest'anno il governo spagnolo a proibire che le modelle si presentino in pubblico con un peso inferiore al minimo raccomandato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, 56 chili per un metro e 75. Soltanto tre mesi fa era morta di privazioni, in passerella, la modella uruguayana Luisel Ramos, di 22 anni. Il padre aveva rivelato che non mangiava da cinque giorni.

°Fonte il Corriere.it

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Mi sento in dovere di spendere qualche parola, su questo ennesimo polverone mediatico. Non conosco il mondo della moda, non mi attira e penso sia terrificante non stento a credere che molte modelle siano "costrette" a dimagrire per poter proseguire il proprio lavoro. E' una professione d'immagine, di falsità un mondo col quale non mi vedo affine. C'è sempre da sottolineare però che ognuno sceglie di fare la modella e quindi di frequentare un determinato tipo di ambiente, dove essere belle non è mai sufficiente. Con questo non dico che l'anoressia sia una scelta. E' una malattia, grave e come tale va riconosciuta e distinta.
Da qui a imporre delle taglie, in mezzo ne corre.
Passa inosservato che non tutte le ragazze magre, sono anoressiche nonostante abbiano un indice di massa corporea inferiore a quello definito come normale.
Passa inosservato, il linguaggio dispregiativo dei media durante questi servizi vedi "scheletri, cadaveri ecc.".
Ormai magrezza è sinonimo di malattia. Di anoressia. E questo non è vero. Anoressia significa autoconvincersi di dover dimagrire e la perdita di peso non è mai sufficiente quando la si raggiunge, significa isolarsi al momento del pranzo, della cena ecc. significa amenorrea, significa non volere aiuto da parte di altri. Significa malattia, con tanto di segni e sintomi.
Dai servizi dei Tg sembra invece emergere questa visione errata, per cui una ragazza molto magra debba essere per forza anoressica.

6:22 PM
Mizarin
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Lo chiamavano: "Adeguamento"

Innocenzo Cipolletta, Presidente delle Ferrovie dello Stato, dice:



Con l'alta velocità, il mercato penso e spero che ci sarà. Oggi c’è già per
alcune tratte e c’è nel settore merci dove ci sono già diversi soggetti privati
che operano. E anche nel trasporto passeggeri,anche se ancora molto limitato,
siamo più aperti rispetto ad altri Paesi continentali. Noi abbiamo la
separazione tra la rete, Rfi, e il gestore Trenitalia. Abbiamo 40 società che
hanno fatto domanda. Una buona metà hanno avuto l’autorizzazione. Per esempio
sulla linea Milano-Venezia ad esempio già si può prendere un treno svizzero che
parte da Zurigo. Quando avremo la quadruplicazione dei binari con l’Alta
Velocità - ha aggiunto - sono convinto che ci saranno molti operatori che
vorranno far correre i loro treni su queste linee. Stiamo cercando entro il 2009
di avere tutta la linea Alta Velocità Torino Napoli completa. A quel punto
avremo la possibilità di liberalizzare molto.


Il succo di tutte le idiozie precedenti sta in ciò, (sempre Cipolletta):



Per Eurostar e alcuni Intercity chiediamo un adeguamento di tariffe ferme
da oltre 6 anni



°Fonte il Corriere.it


Mi domando e dico:

"Non riescono a gestire nemmeno i treni che ci sono ora e vogliono quadruplicare binari per l'alta velocità? I prezzi sono già eccessivi ora che il servizio fa schifo e vogliono aumentarli per coprire i loro buchi, della loro pessima gestione?"

6:13 PM
Mizarin
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Voce del Verbo: Stracciare



Non me ne frega nulla, nè dove vanno, nè dove cenano, nè dove si sposano, nè chi ci sarà, nè chi non ci sarà, nè quando come e perchè.

°Foto il Corriere.it

3:28 PM
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Tre Anni Fa Come Oggi

Prodi:

Nassiriya, non dobbiamo dimenticare


Ho espresso ai familiari dei nostri ragazzi morti il dolore e la
partecipazione di tutti gli italiani. Questi ragazzi hanno sacrificato la loro
vita. I genitori, i fratelli mi hanno chiesto che questo non sia
dimenticato e noi non dobbiamo dimenticarlo. Poi mi hanno chiesto che siano
approfonditi tutti i dettagli su come sono caduti, e anche questo deve essere
fatto. Abbiamo adesso tante altre missioni all'estero, è chiaro che c'è un
impegno forte di custodire il più possibile la vita e l'integrità di quelli che
sono impegnati in queste missioni

°Fonte il Corriere.it

Non dimentichiamoci anche che non abbiamo imparato nulla di quelle morti e di quelle che sono venute prima e dopo. E siamo ancora al punto di partenza, senza avere risolto nulla nè per noi "europei filo-americani" nè per loro. Ha detto bene ieri sera l'accompagnatore di Torsello a "Che tempo che fa" di PeaceReporter:

E se tutti quei soldi che ora buttiamo in
operazioni militari "di Pace", li investissimo nello sviluppo di quei Paesi, in
ospedali, in strutture, in servizi utili, non sarebbe forse meglio di
presentarsi con elmetto e mitra?

3:14 PM
Mizarin
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La Drive Shaft Band


Dopo essermi scaricata la celeberrima "You All EveryBody", ho cercato su internet e guardate che ho trovato:

DriveShaft Band. com

La band in realtà non esiste ovviamente, ma c'è tanto di sito curato, che fa credere che Charlie e la sua mitica band esistano veramente. E non solo esiste questo sito sulla Band, ma anche sulla compagnia aerea del disastro.

Oceanic Airlines. com

Tutto ciò mi esalta.

4:09 PM
Mizarin
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Coerenza a Confronto


Toffanin Silvia se ne esce con la seguente, riguardo alla Gregoraci e alla Varone:


«Le due ragazze sono graziose, è un dato di fatto, ma perché continuano a
propinarci il loro florido décolleté, con tanto di push up?... Una vera
abbuffata di tette che diventa un’indigestione con il passare delle ore»


°Fonte il Corriere.it
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Lei era un'ex-letterina, presente? Quella col Burka.

4:03 PM
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Prese di Coscienza

Prodi:


Molti scontenti, ma questo non mi fa paura perché non ci sono elezioni imminenti



°Fonte il Corriere.it


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E ringrazia che non ci siano, fidati.

3:52 PM
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Rimpianti o Rimorsi?

Invece di abrogare la legge elettorale ‘porcata’, come definita dagli stessi estensori del centro destra con un tratto di penna, l’Unione sta valutando l’adozione di una legge elettorale se possibile ancora peggiore. Una ulteriore ‘porcata’.

[...]

La nuova legge eliminerebbe ogni partito minore dal Senato, per il quale è previsto lo sbarramento all’8%.

°Fonte Blog di Antonio Di Pietro

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Non fatemi rimpiangere il precedente Governo. Ve lo chiedo per favore.

12:41 AM
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Democratici e Dintorni









°Vignetta di Mauro Biani


















° Vignetta di Vauro

12:01 AM
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E una Mazzata tra Capo e Collo No?

Le sentenze non saranno eseguibili perchè riguardano pene condonate
Csm: allarme effetti indulto, serve amnistia
Il Consiglio superiore della magistratura: l'80% dei processi in corso finirà nel nulla, serve provvedimento che eviti lavoro inutile

ROMA - Il plenum del Csm ha approvato all'unanimità una risoluzione che lancia l'allarme sugli effetti dell'indulto, visto che farà finire nel nulla, cioè con sentenze non eseguibili perchè riguardanti pene condonate, l'80% dei processi pendenti, e rilancia la questione dell'amnistia, per non far girare a vuoto la macchina giudiziaria.

°Fonte il Corriere.it


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In fin dei conti, lo scemo è il cittadino onesto che paga le tasse. Perchè ancora paghiamo le tasse? Sembra una domanda stupida ma non lo è poi più di tot.

I carabinieri e la polizia, si devono sbattere per far mettere dentro i delinquenti che poverini sono da compatire perchè disagiati, perchè poveri, perchè emarginati, perchè disadattati.

La magistratura, si vede condonare tutto, questi se ne escono e tornano a fare il "loro lavoro". Il cittadino si vede nuovamente soggetto di violenze di ogni tipo e gli tocca pure dover leggere queste cose, dover sentire che il povero delinquente se la cava e non "per poco" ma alla grande. Un eroe quasi.

E allora sì, allora converrebbe mettere in galera l'onesto cittadino, perchè si ostina a voler credere in qualcosa che non esiste. E ci mette anche i soldini propri. E ci mette anche la pazienza di essere preso per le terga. E allora rinchiudiamoli questi psicopatici di cittadini modello. Lo si fa per loro, s'intende. Non possono più continuare così, prima o poi scoppieranno, chissà che non gli venga pure a loro un attacco di Parasonnia fulminante Franzoniana?!

Son pericolosi.

3:09 PM
Mizarin
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Beit Hanoun Tomato Ketchup


Beit Hanoun, dopo il bombardamento israeliano (Emblema)
°Fonte il Corriere.it

2:26 PM
Mizarin
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Lost Addiction

Avere un dvd con tutti gli episodi della prima serie e non riuscire a smettere di guardarle al termine di ogni singola puntata.

Cibarsi guardando Lost a tavola e finito il pranzo spostare il pc per poterlo guardare sul divano, provando fastidio per la messa in pausa.

Ricreare i personaggi e l'ambientazione con The Sims 2, fino al particolare più maniacale.

Scaricarsi dai siti, foto e calendari.

Fare battute incentrate su Lost, ogni due per tre.
Mordersi un labbro al termine della prima serie alla vista del tunnel che scende nella botola.

Provare odio verso quelli che hanno Sky, soprattutto se dicono che la serie successiva è noiosa e non la guardano.

Arrivare a casa e mettere in coda quanti più episodi possibili della seconda serie, bramandoli.
Scrivere alla coinquilina nel mezzo della notte, la soluzione pensata all'enigma.

Provare fastidio nel vedere orsi polari nei fumetti e non capirne il significato.


E comunque il migliore è Jin. Su ciò non si discute.

La mia ipotesi, alla luce della prima serie è una civiltà di origine africana (dato il ritrovamento del galeone "La Roccia Nera") evolutasi in completo isolamento, più di noi esseri umani. Di certo c'entra l'Africa, perchè sia il galeone che l'aereo dei contrabbandieri indicavano questo continente. I numeri non li so ancora spiegare, idem gli orsi polari, idem la botola. Dai suoni, il "sistema difensivo" mi pare più una macchina che un essere vivente, anche se lo mostrano come una nuvoletta di morte.

Ps. Non osate dirmi che c'è nella botola e via dicendo.

1:26 PM
Mizarin
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Paladini della Democrazia?


Si è chiuso il processo a Bagdad all'ex dittatore dell'Iraq

Saddam condannato a morte

Ergastolo per il suo vice mentre c'è la sentenza capitale anche per L'ex presidente del tribunale rivoluzionario Awad al Bander

BAGDAD - Sentenza capitale per l'ex dittatore dell'Iraq Saddam Hussein: è stato condannato all'impiccagione. Lo ha deciso il tribunale di Bagdad. Condanna a morte anche per l'ex presidente del tribunale rivoluzionario Awad al Bander. L’ex vice presidente iracheno Taha Yassin Ramdan è stato invece condannato all’ergastolo per omicidio premeditato nel massacro di Dujail, il primo processo nei confronti di Saddam Hussein e altri sette gerarchi del deposto regime. Lo ha annunciato l’Alta corte penale irachena, riunita nella Zona Verde a Bagdad.

IL GRIDO DI SADDAM: «LUNGA VITA ALL'IRAQ» - Non appena il giudice ha iniziato a leggere la sentenza per gli imputati del processo di Dujail, nell'aula dell'Alta corte di Bagdad si è levato il grido di Saddam. «Lunga vita all'Iraq, lunga vita al popolo iracheno», è esploso Saddam Hussein. L'ex presidente iracheno che per decisione dei giudici sarà impiccato, ha continuato a urlare «Dio è più grande degli occupanti». Poi, rivolto ai giudici: «Vergognatevi, voi non siete iracheni, siete dei criminali. Vergogna agli invasori».

L'ECCIDIO SOTTO PROCESSO - L’ex dittatore e i co-imputati sono giudicati per la morte, negli anni Ottanta, di 148 sciiti del villaggio di Dujail, sessanta chilometri a nord di Baghdad, uccisi nei mesi e negli anni successivi a un fallito attentato al convoglio dell’ex presidente in questo villaggio durante una visita nel 1982. Saddam potrebbe essere condannato a morte per impiccagione, ma avrebbe diritto di inoltrare appello contro la sentenza. La pena capitale è stata chiesta anche per due dei sette coimputati: Barzan al-Tikriti, suo fratellastro ed ex direttore dei servizi di intelligence, e lo stesso Yassine Ramadan.

°Fonte il Corriere.it
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C'è da dire che credo nessun uomo meriti di finire impiccato come un pollo, anche se facile è dire "pena di morte no" poi cambiare idea se il morto ammazzato è la persona a cui tieni.
Ad ogni modo è inutile adesso fare i "piangina" su questo accadimento, è stato giudicato dal suo popolo, dalle leggi del suo Paese. Punto. Come dico sempre, uno sa quello che fa, sa cosa rischia quindi sta a lui la scelta.
No un'aggiunta la voglio fare perchè gliela si deve.

Fino a che gli è parso cosa buona e giusta, gli Americani lo hanno: Finanziato, spalleggiato e lodato.

Gli hanno lasciato fare porcherie di ogni genere e tipo, compresi omidici [come quello per cui è imputato] col loro tacito benestare.

Poi quando hanno sentito necessità di petrolio e varie, lo hanno mandato via a calci in culo, lo hanno etichettato come "Mostro", lo hanno trattato come un cane spulciandolo davanti alle telecamere, poi lo hanno ceduto al Tribunale del suo Paese, lasciandolo davanti alla porta col cartellino "ora ammazzatelo". Sporcatevi Voi le mani.

Lui è stato un burattino finchè agli Americani è stato bene che fosse così.

11:45 PM
Mizarin
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E' chiaramente Travaglio

L'ho scoperto con Crozza Italia e l'ho riscoperto con AnnoZero: Marco Travaglio.

Per i suoi interventi in queste due trasmissioni ha la mia Stima. Punto.


Soprattutto per la frase "è una gnocca senza testa" che risentendo l'audio a me, pare chiaramente sua. Ma proprio ci metto la mano sul fuoco.
E le sta bene. Perchè, non si può interrompere un ospite così, per una volta che ti sta rispondendo con chiarezza, senza parlare in politichese. Inoltre non è la prima volta che dice delle inesattezze nelle sue domande. Io se fossi giornalista, prima di fare una domanda su un argomento, mi informerei, numeri alla mano.
I grandi giornalisti, non sono quelli che fanno la voce grossa, o aggrediscono nei modi, sono quelli che ti fottono col numero, con la data, col il "lei quel giorno del tal mese alla tal ora, ha detto il contrario".
Torni ad intervistare Berlusconi, se vuole fare bella figura.

4:05 PM
Mizarin
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Calzine Naif

Belle le mie nuove Calzine vero?

10:34 AM
Mizarin
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Mulini a Vento

Grazie all'indulto: condonati tre anni su quattro dal Tribunale di Milano


Il «mago» di Vanna Marchi libero

Do Nascimento era latitante dal 2001 in Brasile

MILANO — Questa sì che è magia vera: vedersi cancellare quasi intera la condanna, e poter accantonare (per quel poco di pena che resta) anche ogni concreto patema di estradizione dal Brasile dove è latitante. Al «mago» di Vanna Marchi, il miracolo, che nemmeno lui si sarebbe mai sognato di poter propiziare con nessuna delle polverine magiche che ammanniva ai truffati in tv o al telefono, l’ha fatto l’indulto. Perché anche Mario Pachecho Do Nascimento, il «maestro di vita» condannato in via definitiva a 4 anni di carcere per le televendite a base di lotto e malocchio, benché latitante, benché bersaglio di una richiesta di estradizione dal Brasile, benché inseguito da un mandato di cattura europeo, adesso è di fatto un uomo (quasi) libero.

BENEFICIO — Il «mago», il «il maestro di vita », non ha avuto bisogno di attivare un difensore in Italia per chiedere l’indulto, di cui ha beneficiato «d’ufficio», avendone diritto come tutti gli altri detenuti definitivi (fuggitivi compresi). Del condono riconosciutogli dal Tribunale di Milano.

[...]

° Fonte il Corriere.it

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In effetti pensandoci bene, Don Chisciotte inseguiva i mulini a vento.

10:21 AM
Mizarin
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Santoro e Gabanelli

Nel mirino dei consiglieri della Cdl anche la Gabanelli


Rai, è bufera in Cda su Santoro

Petruccioli riferisce: «Berlusconi mi ha chiamato per lamentarsi della puntata su Mills». Il giornalista: «Venga in studio»


Santoro nello studio di «Annozero» (Ansa)ROMA - Silvio Berlusconi avrebbe chiamato il presidente della Rai Claudio Petruccioli lamentandosi della puntata di giovedì di «Annozero», dedicata da Michele Santoro alla vicenda Mills. Motivo dell'insofferenza del capo dell'opposizione, la decisione del conduttore di non accettare di mandare in onda un suo intervento telefonico (allo scopo di precisare alcuni fatti). In buona sostanza: il leader Fi voleva parlare in diretta ma il conduttore avrebbe detto no. È questo in sintesi - a quanto si apprende - che Petruccioli avrebbe riferito ai consiglieri durante la riunione del Cda.


GABANELLI SOTT'ACCUSA- Non solo Santoro è finito però nel mirino dei consiglieri di centrodestra. Anche Milena Gabanelli e il suo «Report» è stata al centro dell'attenzione. Sotto accusa in particolare è la puntata del 22 ottobre scorso, incentrata sull'ex dg Alfredo Meocci, ovvero la vicenda che ha poi visto l'intervento dell'Agcom sulla incompatibilità dello stesso Meocci con quella carica e la conseguente multa inflitta alla Rai. Da quanto si apprende, i consiglieri di centrodestra avrebbero richiesto una verifica più estesa su trasmissioni che poi sarebbero divenute - per i loro contenuti e per quello che è stato affermato - a rischio di azioni legali e richieste di risarcimenti molto onerosi.

POLEMICHE - E sulle vicende Santoro e Gabanelli ecco subito la presa di posizione dell'associazione Articolo21, con una nota del portavoce Giuseppe Giulietti, componente della commissione di Vigilanza Rai, il quale sostiene che «nuovamente alcuni dei consiglieri della destra hanno tentato di trasformare il consiglio di amministrazione della Rai in un tribunale dell'inquisizione». «Santoro perde ascolti, ma non il vizio». È quanto dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani, secondo il quale «il giornalista della Rai, che non conosce le vere regole del contraddittorio e fa degli attacchi mediatici al presidente Berlusconi la sua ragione di vita professionale, ha dato nuovamente il peggio di sè con un processo televisivo sommario al leader dell'opposizione».

SANTORO REPLICA - «La trasmissione Annozero non prevede telefonate in diretta». È la replica di Michele Santoro, affidata al sito Internet del programma. «Ci è sembrato giusto - osserva Santoro - che una trasmissione d'informazione si occupasse di questa notizia e pensiamo di averlo fatto con grande equilibrio». «Al presidente Berlusconi - conclude il giornalista - è stato rinnovato l'invito a partecipare alla trasmissione offrendo la più ampia disponibilità ad accogliere le richieste di rettifica correttamente formulate». Un cenno all'accaduto l'ha fatto anche Berlusconi durante un collegamento telefonico con la piazza di Larino, in Molise, dove sono prossime le elezioni regionali: «Basta vedere le trasmissioni di Santoro - ha detto il Cavaliere - c'è un'Italia dell'odio, della calunnia ed un'Italia dell'amore, della tolleranza».

° Fonte il Corriere.it
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Mi faccio una grassa risata. Non so se è più da compatire Santoro col suo puntello su Silvio o se Silvio con le sue manie di persecuzione. Purtroppo il mondo non gira attorno a loro e prima o poi dovranno rendersene conto.

Quanto alla Gabanelli mi viene solo un "Paura eh?"

9:23 PM
Mizarin
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Petrolio, minerali, poi magari umanità

Aiuti internazionali. Chi aiuta chi?


di Silvestro Montanaro

Dallo scandalo dell’Iraq, al centro della prima puntata della nuova serie di C’era una volta, passiamo ad un’altra guerra – quella del Darfur.

E’ l’ex-governatore del Darfur a spiegarci che quella regione è ricchissima di minerali e petrolio. E che l’interesse umanitario per la popolazione vittima della violenta guerra in corso, nasconde interessi di altra natura.

Il nostro racconto parte dal Ciad, vicino di casa, dove un progetto della Banca Mondiale, organismo nato per favorire lo sviluppo dei paesi poveri, finanzia lo sfruttamento del petrolio a vantaggio della Esso. Passano anni durante i quali le trattative per l’estrazione di oro nero vengono portate a termine, assicurando i proventi alle tasche di compagnie petrolifere internazionali e familiari del presidente ciadiano, Idriss Deby nonostante i tentativi di alcune realtà locali per una migliore e più equa redistribuzione delle risorse. E i ciadiani, che sono tra i primi cinque popoli per povertà nel mondo, sono ancora più poveri.

Un unico filo rosso lega questa realtà a quella del Darfur: la guerra per il controllo delle enormi risorse di quest’area contesa tra i grandi della terra.

Come in Iraq, gli USA spingono per un intervento militare in Darfur. In nome di un genocidio, però, che nessuno riconosce. Le Nazioni Unite temporeggiano mentre il presidente del Sudan rifiuta anche le truppe dell’ONU. E così percossa e attonita la popolazione al nunzio sta.

Quella del Darfur subisce dal 2003 un conflitto che ha reso la regione insicura, la povertà estrema e la violenza un elemento quotidiano. Saccheggi, stupri e sequestri sono stati elevati a tattica bellica da parte dei cosiddetti janjaweed, miliziani armati dal governo sudanese, e la tragedia del Darfur viene notata anche in Italia dove al Festival di Sanremo, un manipolo di artisti – capitanati da Bonolis – si tassano per far arrivare aiuti alla popolazione del Darfur attraverso Barbara Contini, l’ex governatrice di Nassirya. Ma non tutto sembra essere andato per il meglio. Gli aiuti effettivamente arrivano. Ma sono pochi soldi, lamenta la Contini, che ha messo su Avamposto 55 e altri progetti correlati. E che si pregia di aver curato relazioni istituzionali nell’area tanto importanti da permettere un tavolo di trattative per la pace. Un lavoro, pare, ignorato in Italia.

° Fonte C'era una volta.rai.it

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Ho scoperto, un nuovo bel programma (infatti lo fanno alle 23.30): "C'era una volta". Questo è il sunto della puntata di mercoledì, sul sito della trasmissione ci sono dei video molto interessanti. Dovrebbero guardarseli questi grandi Capi di sta cippa.

8:38 PM
Mizarin
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Suffumigi Afghani

Afghanistan - 02.11.2006

Afghanistan, fumo negli occhi

I Talebani si nascondono nelle foreste di marijuana per eludere i sensori termici della Nato

Scritto per PeaceReporter da
Lucilla Tempesti


Foreste di marijuana alte tre metri usate dai talebani come nascondiglio nel corso delle battaglie con le truppe della Nato.

Nella provincia di Kandahar, per i soldati Isaf canadesi la cannabis è diventata un problema militare. Come ha spiegato il generale canadese Rich Hillier, i dispositivi termici in dotazione alle truppe Isaf non riescono a scandagliare la zona perché le piante di marijuana assorbono molto rapidamente il calore, impedendo agli apparecchi di individuare eventuali nemici. Diventa perciò molto difficile evitare che i talebani si muovano liberamente all’interno di queste foreste. Soldati “affumicati”. A quanto pare, risulta altrettanto difficile al contingente canadese trovare una concreta soluzione al problema. Dopo ripetuti esperimenti, neppure l'opzione rogo è parsa praticabile: come ha affermato Hillier, le piante in questa stagione sono talmente piene d'acqua che bruciarle risulta impossibile. Non che non ci abbiano provato. Prima col fosforo bianco: niente da fare. Poi col diesel: ancora nulla. A prendere fuoco sono state solo le piante più vecchie ai margini delle foreste. Ma subito si è presentata un’ulteriore difficoltà: una parte dei soldati che si trovava sotto vento ha immediatamente accusato gli effetti delle inalazioni.
Ad oggi l'unico stratagemma per contrastare i Talebani è quello posto in atto dall'equipaggio di un automezzo corazzato: camuffarsi a sua volta ricoprendo il veicolo con le foglie di cannabis. 30 mila ettari di piantagioni. L’Afghanistan è conosciuto come la patria di una particolare varietà di cannabis, la cannabis indica, utile alla fabbricazione di hashish.
Oltre 30 mila ettari del territorio afgano sono destinati alla coltivazione di marijuana. Spetta alla polizia locale contrastare, spesso senza successo, la coltivazione illegale di sostanze stupefacenti. Per i coltivatori afgani la marijuana, rispetto all’oppio, risulta economicamente vantaggiosa e di più semplice gestione: cresce più facilmente, più velocemente, è semplice da raccogliere, poco ingombrante, e consente così un più agevole trasporto. Nessuno avrebbe però immaginato che sarebbe diventata anche uno strumento della resistenza armata talebana.

8:29 PM
Mizarin
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Lo Stile di Vita "Darfur"

Sudan: Onu, 50 civili uccisi nel Darfur

KARTHOUM (Sudan) - Almeno 50 civili sono stati uccisi nel corso di violenti scontri in corso dall'inizio della settimana nel Darfur occidentale. Lo riferiscono fonti delle Nazioni Unite, identificando la zona degli scontri in quella di Jabel Moon.
"Questi attacchi dimostrano il fallimento del governo del Sudan nel cercare di
disarmare le milizie nel Darfur"
si legge in un rapporto delle Nazioni Unite diffuso a Ginevra.
°Fonte il Corriere.it
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"Detto ciò, passiamo al punto successivo."

2:15 PM
Mizarin
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Takeaway Afghano



Gabriele Torsello è stato liberato «Sto bene, sto bene. Vi amo tutti»




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«Parli del bambino» è la frase in codice

ROMA — È il messaggio di ritorno, la frase in codice che sblocca la trattativa. Ma è soprattutto la verifica sulla credibilità dei mediatori. Le parole pronunciate al telefono da Gabriele Torsello sono la prova in vita che la diplomazia e il Sismi avevano chiesto per sbloccare il negoziato. «Deve parlare di suo figlio », avevano detto i rappresentanti del governo italiano agli emissari della banda. E ieri hanno ottenuto la risposta. Il reporter catturato il 12 ottobre in Afghanistan ha chiesto del suo bambino, ha detto di portarlo dalla nonna. E così ha fornito l’indizio per far entrare il negoziato in una fase che appare decisiva.

Aiuti umanitari, che vuol dire riscatto in denaro. È questa la contropartita che l’Italia è disposta a concedere per ottenere il rilascio del reporter. E su questo potrebbe essere presto raggiunto l’accordo. Perché la situazione nell’area a sud dell’Afghanistan è diventata con il trascorrere delle ore sempre più critica e anche la banda avrebbe mostrato la disponibilità a chiudere in fretta la partita. La gestione di un ostaggio non è facile in una zona dove ci si muove con il rischio di trovarsi sotto i bombardamenti, proprio come è accaduto la scorsa settimana. E in questo caso la situazione sarebbe resa ancor più difficile dalla composizione del gruppo: criminali comuni che non hanno la capacità operativa per tenere in sicurezza il prigioniero. L’ipotesi che siano guidati da un livello politico non è stata esclusa. Ma sostanzialmente si tratta di banditi e dunque sono i soldi a poter fare la differenza.
Nelle rivendicazioni i rapitori hanno detto di appartenere a un «Gruppo armato islamico indipendente» e di «combattere contro le truppe straniere», ma questo non è bastato a dare fondamento alle condizioni poste inizialmente. Avevano chiesto il rimpatrio dell’ «apostata» Abdul Rahman e il ritiro del contingente militare. Ma quando il governo ha definito inaccettabili le richieste, hanno chiamato nuovamente e hanno affidato allo stesso Torsello un comunicato in cui si parlava, sia pur in maniera confusa, di un riscatto.
In quel caso il messaggio di risposta fu pronunciato dal ministro degli Esteri Massimo D’Alema che di fronte alle telecamere affermò:


«Noi siamo pronti e disponibili a fare tutto ciò che è ragionevole per salvare
una vita umana e per liberare un nostro connazionale. Non possiamo che
rilanciare un appello perché possa aprirsi un dialogo ragionevole».



Era il via libera alla mediazione che in quelle zone passa necessariamente per i capitribù.
Inizialmente ci si era affidati alle forze di polizia e di intelligence afghane. Poi la gestione della vicenda è passata nelle mani dei funzionari del governo italiano: diplomatici e 007 del Sismi coordinati dall’ambasciatore a Kabul hanno cercato un contatto diretto. E hanno potuto contare anche sull’appoggio di Emergency, l’organizzazione umanitaria di Gino Strada che nella zona di Lashkargah — proprio quella dove Torsello è stato catturato mentre era sulla strada di ritorno verso Kabul — gestisce il suo ospedale ed è l’unica presenza civile occidentale. È stato il direttore della struttura sanitaria a ricevere le telefonate del reporter e quelle dei suoi rapitori che dettavano le condizioni per il rilascio.

Determinante potrebbe essere stato anche il ruolo assunto dai talebani che hanno smentito pubblicamente di aver catturato Torsello e hanno rivolto un appello ai sequestratori definiti «ladri, interessati soltanto ai soldi». In questo modo la banda ha capito di non poter contare sull’appoggio dei fondamentalisti. I sette giorni di silenzio sono serviti probabilmente ad alzare il prezzo del riscatto. Ieri, con il messaggio in codice pronunciato dallo stesso reporter il negoziato sembra essere entrato nella fase conclusiva.

°Fonte Il Corriere, articolo di Fiorenza Sarzanini, foto di PeaceReporter.it

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Mi domando quanto sia "coerente", per una Nazione che combatte il Terrorismo Islamico e i Talebani, ogni giorno, pagare dei terroristi o pseudotali o criminali comunque, soldi. Tanti soldi. Per liberare un giornalista. Mi domando cosa risolviamo?

Bisogna scegliere o si fa una politica estera con le palle e non si cede mai, o se si cede si molla tutto e si sta a guardare da bravo Paese neutrale e menefreghista.

Se poi ci aggiungo che questo rapimento mi puzza si stelle e strisce, la mia domanda si fa ancor più forte.

Sarò nazista, sarò complottista, sarò quel cavolo che vi pare ma è tutta una grande presa per il culo.

12:28 PM
Mizarin
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La Logica "fa" Mastella di Cognome


L'Esercito a Napoli per fronteggiare l'emergenza criminalità?

Un'ipotesi che «non è più un tabù» secondo il ministro della Giustizia, Clemente Mastella

°Fonte il Corriere.it




E ci spiega anche il perchè, attenzione:


È una ipotesi che bisogna considerare, perché bisogna fronteggiare la
percezione di insicurezza e di paura
che c’è in molti strati della
popolazione.

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Prima li ha mandati fuori tutti, i delinquenti intendo, compresi quelli incriminati di scambio di voto politico-mafioso.

Prova sgomento riguardo alla popolazione che un pelo s'impaurisce [il perchè non se lo domanda ovviamente].

Adesso vuole mandarci l'esercito, per rimediare.

Non fa una grinza no?

12:00 AM
Mizarin
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Questa è Proprio Bellina

Il conduttore tv: «Buona Domenica è diventato un ring di finte risse»

Lippi: «Spegnete la tv per cinque minuti»

L'invito ai telespettatori: «Domenica non guardate programmi dalle 17,30 alle 17,35 per protestare contro la volgarità»

Claudio Lippi (Ansa) ROMA - Claudio Lippi ha lanciato un appello contro la televisione della volgarità, chiedendo al pubblico «di spegnere la tv per un minuto tra le 17.30 e le 17.35 di domenica 12 novembre e di sostenere l'iniziativa che troverà posto anche nel sito www.Claudiolippiunminuto.Com».

Il conduttore tv, una delle colonne storiche di «Buona domenica», ha tenuto una conferenza stampa a Milano per chiarire il perché del suo addio all' "orrida Buona Domenica» dopo che l'azienda, in una nota, aveva stigmatizzato l'accaduto. Lippi se ne era andato perché «impossibilitato a manifestare il suo dissenso dalle risse e dalla volgarità che presenti nel programma».

BUONA DOMENICA E' DIVENTATO UN RING - «Buona Domenica - ha detto Claudio Lippi - è diventato un ring dove le finte risse sono premeditate e io non posso condividere una tv spazzatura fatta di parolacce e bestemmie. Credo che sia il momento giusto - dice Lippi - di farmi portavoce e paladino di un messaggio importante, per una televisione che non sopportavo più». Cesare Lanza, autore e capo progetto di "Buona domenica", sta intando valutando l'ipotesi di querelare Claudio Lippi.

°Fonte il Corriere.it
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Ma Lippi, non era quello che si metteva un cartello in testa e colui che aveva di fronte doveva fargliela capire? Ora parla di trash? Ora dice che è tutto una recita premeditata? Solo ora ci sono le risse?

Se è per questo sono anni (non 5 min.) che sono in "sciopero da Tv" la Domenica.

Rimaniamo che, poi me la spiegherà.

9:01 PM
Mizarin
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Italia, Mafia, Spaghetti e Mandolino

CENTO MORTI E NON SENTIRLI

DI MARCO TRAVAGLIO
L'Unità
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°Fonte: http://www.unita.it

°Link: http://www.onemoreblog.org/archives/013292.htm

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Nel 2005 la camorra ha fatto secche 90 persone. Nel 2006 solo 76, ma ha ancora due mesi di tempo per eguagliare il record. La risposta dello Stato, però, è stata all’altezza della situazione. In attesa di inviare mille poliziotti in più, che andranno ad aggiungersi ai 13.500 già schierati sul campo, il Parlamento ha già provveduto, con l’indulto, a inviare sul posto altri delinquenti in più, casomai non bastassero quelli già a piede libero. Ora, se misurassimo, anche a spanne, le parole dedicate dalla classe politica, e dunque da giornali e tv al seguito, all’analisi della criminalità organizzata e dei rimedi per combatterla, e lo confrontassimo con quelle usate sul fronte del fondamentalismo islamico, il rapporto sarebbe di uno a dieci, forse di uno a mille. Eppure, a oggi, i morti per terrorismo islamico sul territorio italiano sono zero. Mentre i morti per camorra, mafia, ‘ndrangheta e Sacra Corona sono centinaia ogni anno.
Le ultime stragi, in Italia, le ha fatte un’organizzazione terroristica denominata Cosa Nostra nel 1992-’93, fra Palermo, Milano, Firenze e Roma. Gli esecutori materiali sono dentro, mentre i mandanti «esterni» restano, secondo le stesse sentenze che condannano gli esecutori, «a volto coperto». Cioè fuori. La Seconda Repubblica - come ha ricordato l’altroieri il pm Ingroia presentando a Palermo «Il gioco grande» di Giuseppe Lobianco e Sandra Rizza (Ed. Riuniti) «è nata sul sangue dei magistrati, degli uomini di scorta e dei cittadini assassinati in quella mattanza, ma i mandanti non interessano a nessuno».

In compenso, con uno sforzo di altruismo davvero encomiabile, siamo molto interessati ai mandanti delle stragi in casa d’altri, tant’è che da quattro anni collaboriamo a radere al suolo l’Afghanistan e l’Iraq, senza peraltro cavarne un ragno dal buco, mentre dei morti di casa nostra, anzi di Cosa Nostra, allegramente c’infischiamo. Uno straniero che, per masochismo, leggesse l’opera omnia dei nostri migliori intellettuali, da Panebianco a Ferrara, verrebbe colto da un lievissimo senso di spaesamento: possibile che queste teste d’uovo non parlino d’altro che di Islam radicale, avendo sull’uscio di casa pericoli ben più concreti e incombenti che parlano e sparano in italiano?

Per tutta l’estate ha spopolato un editoriale di Panebianco, a metà strada tra Kafka e Ionesco, che domandava se non sia il caso di autorizzare una «zona grigia» di illegalità per consentire ai nostri servizi di torturare almeno un po’ i terroristi islamici (che fortunatamente, finora, In Italia non hanno sparato neppure un petardo a Capodanno). Ora ferve il dibattito su quell’autentica emergenza nazionale che sono le donne col velo islamico, per non parlare delle due o tre avvistate in Val Brembana addirittura col burka.

I passamontagna e i giubbotti con kalashnikov incorporato a Napoli e Reggio Calabria allarmano molto meno. Giuliano Ferrara, sempre molto intelligente ma soprattutto molto intelligence, dedica colate di piombo (di tipografia) alle gravi minacce incombenti sui vignettisti danesi che prendono per i fondelli Maometto, per poi scoprire che in Italia c’è uno scrittore, Roberto Saviano (nella foto sotto), che finisce sotto scorta per essersi occupato di mafia, cioè di un tema che da parecchi anni è uscito dall’agenda dei molto intelligenti (salvo, si capisce, quando si tratta di attaccare i magistrati antimafia, spontaneamente o su commissione del Sismi). Ancora l’altro giorno s’invocavano pene esemplari contro l’imam di Segrate, reo di aver dato dell’ ignorante alla signora Santanchè che si era dimostrata ignorante in fatto di Corano. E Magdi Allam, sul Corriere, ammoniva severamente chi consente ad Al Jazeera di celebrare l’anniversario della sua fondazione.

Ora, per carità, non saremo noi a sottovalutare il pericolo della propaganda televisiva contro chi combatte, o dice di combattere, il terrorismo islamico. Ma della propaganda televisiva contro chi combatte le mafie ne vogliamo parlare?

Ieri, sul Foglio, Lino Jannuzzi rivendicava con orgoglio i suoi rapporti con i servizi deviati, con Gelli, Liggio, Michele Greco detto «il Papa», Ciancimino e altri galantuomini, sostenendo che avere «molti amici criminali» è normale, «perché sono un giornalista». Fortuna che nessuno di quegli amici si chiama Mohammed. Altrimenti, invece di pubblicargli il pezzo, Ferrara lo faceva arrestare su due piedi.

° Articolo preso da ComeDonChisciotte.org

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Ha ragione. All'Italia la Mafia, non interessa, perchè è "fatta" di Mafia nelle sue fondamenta politico-istituzionali. Punto.