"Dal 1992 vive in uno stato vegetativo. E per anni il padre si è battuto per interrompere l'alimentazione forzata che la tiene in vita. Adesso, il caso di Eluana Englaro è a una svolta: dopo una lunga battaglia legale, infatti, la Corte d'appello civile di Milano ha autorizzato il padre, in qualità di tutore, ad interrompere il trattamento di idratazione ed alimentazione forzato. Fino alla sua morte. Il provvedimento è immediatamente efficace, secondo quanto appreso da fonti giudiziarie, e può essere già attuato."


Questo è uno dei temi che mi stanno più a cuore in assoluto, qualche situazione di questo tipo l'ho vissuta dalla parte dell'operatore sanitario attraverso tirocini e vedevo i parenti, i malati eccetera come stavano e come vivevano queste situazioni. Consiglierei di cuore di vedere e toccare con mano questi eventi, alla gente che parla a vanvera, dal prete, al Papa, dal politico al cittadino comune. PREMESSO CIO':

Sono veramente "felice" per quanto ovviamente abbia un senso relativo in casi come questo, per la decisione presa alla Giustizia. Un passettino avanti. Finalmente. E comunque è uno schifo che ci vogliano 16 ANNI di sentenze per vedersi riconosciuto il sacrosanto diritto di potere sulla propria VITA. Un abbraccio veramente grande a Beppino Englaro, il papà, che ha avuto un coraggio e una forza di andare avanti e di combattere, da fare invidia a chiunque.






*Eluana, a causa di un incidente stradale, è in stato vegetativo permanente dal 18 gennaio 1992. Fonte Corriere.it