Sudan: continua la pulizia etnica nel Darfur

La comunità internazionale è bloccata da veti incrociati.

Il miglior alleato del regime di Khartoum è la Cina, grande acquirente del petrolio sudanese e grande venditrice di armi al Paese africano.

Con grande cinismo e spregiudicatezza, Pechino, con una politica neocolonialista di sfruttamento intenso delle risorse, ha minacciato più volte di mettere il veto sulle risoluzioni dell’Onu che condannano la politica di Khartoum e la risoluzione 1706 che prevede l’invio di un continente di 17 mila uomini, il 31 agosto è passata solo perché Pechino ha preteso l’aggiunta di una nota che vincola il dispiegamento “al consenso del governo sudanese”. Ovviamente non è ancora stata applicata perché il regime sudanese per bocca del suo presidente ha sentenziato: “Mai truppe dell’Onu in Darfur”.

°Fonte il Corriere.it

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Finchè i voti di gran parte dei Paesi nell'ONU, non avranno valore, questa sarà la realtà: lo sfruttamento di un veto per fini tutt'altro che umanitari: petrolio e armi.
E intanto la povera gente? Muore per questi ricatti. Che mondo.