Libertà in paesi PseudoDemocratici
La mobilitazione mondiale non ha fermato i giudici: quattro anni di galera
Egitto condanna blogger contro velo islamico «Ha offeso il presidente e la religione».
Il processo è durato cinque minuti. La sua stessa famiglia lo ha ripudiato
Egitto condanna blogger contro velo islamico «Ha offeso il presidente e la religione».
Il processo è durato cinque minuti. La sua stessa famiglia lo ha ripudiato
Un processo durato cinque minuti. Una condanna a quattro anni di carcere. Questa la punizione inflitta ieri al blogger egiziano «Karim Amer» dal giudice Ayman al Akazi ad Alessandria d'Egitto: tre anni per offesa all'Islam e incitamento all'odio, un anno per aver insultato il presidente Hosni Mubarak. È il primo blogger in Egitto ad essere condannato per i suoi scritti. [...]
Karim Amer, ha creato un blog nel 2005 (karam903.blogspot.com). Al tempo frequentava l'università islamica di Al Azhar, al Cairo. Cresciuto ad Alessandria in una famiglia molto religiosa, ha frequentato scuole islamiche sin dall'età di sei anni. Ha visto le sorelle lasciare la
scuola ed essere costrette a indossare il niqab, il velo integrale. Alla fine si è ribellato, diventando un sostenitore della libertà di espressione e delle donne, tanto da sognare di fondare un ufficio legale per la difesa dei diritti umani. Nel suo blog aveva definito Al Azhar «l'università del terrorismo». L'aveva accusata di «riempire i cervelli degli studenti e trasformarli in bestie umane... insegnando loro che non c'è posto per le differenze in questa vita». Espulso lo scorso marzo dall'università, aveva continuato a scrivere, anche contro il governo, definito un «esempio di dittatura», e Mubarak, paragonato ai faraoni dell'antico Egitto. [...]
scuola ed essere costrette a indossare il niqab, il velo integrale. Alla fine si è ribellato, diventando un sostenitore della libertà di espressione e delle donne, tanto da sognare di fondare un ufficio legale per la difesa dei diritti umani. Nel suo blog aveva definito Al Azhar «l'università del terrorismo». L'aveva accusata di «riempire i cervelli degli studenti e trasformarli in bestie umane... insegnando loro che non c'è posto per le differenze in questa vita». Espulso lo scorso marzo dall'università, aveva continuato a scrivere, anche contro il governo, definito un «esempio di dittatura», e Mubarak, paragonato ai faraoni dell'antico Egitto. [...]Non era la prima volta che finiva in carcere: nell'ottobre 2005 aveva denunciato «la brutalità e la barbarie dei musulmani» nel suo blog dopo un attacco contro una chiesa cristiana ad Alessandria (in seguito a una rappresentazione teatrale considerata offensiva verso l'Islam). Era stato però rilasciato, senza processo. [...]
Dopo un'udienza il 25 gennaio, mentre veniva portato in prigione dalla polizia, Karim aveva sorriso alle telecamere facendo una V con le dita. Era fiducioso. Ma ieri all'avvocato difensore Rawda Ahmed non è stato consentito di parlare in aula. Ha potuto solo consegnare un memorandum prima del processo. Il giudice ha emanato la condanna sulla base di tre articoli del codice penale che puniscono l'offesa al presidente e l'incitamento all'odio religioso. Ci sarà un ricorso in appello. «Ma possiamo solo far ridurre la pena. Non possiamo farlo scarcerare», dice al Corriere Dalia Ziada, portavoce della difesa.
°Fonte il Corriere.it
Questo in Egitto, non in Afghanistan, giusto per puntualizzare la differenza...




