Clemente Mastella:



Basta criminalizzare il comma Fuda. Qui occorre una valutazione più serena di tutta la vicenda





Poveretto - riferito a Pietro Fuda -. È venuto da me sconvolto e sconfortato, e gli ho dovuto fare coraggio. Fino a prova contraria è una persona perbene. Ha ideato questo comma solo per evitare una via crucis a tanti amministratori locali, cosa che ho anche tentato di spiegare a Prodi. Ma oramai si era scatenata la gazzarra su Fuda, visto come il diavolo tentatore e diventato famoso per una cosa che infame non è. Gli hanno buttato fango addosso solo perché è un brutto anatroccolo del Sud. Perché diciamoci la verità: non è un adone, è di Reggio Calabria, ha l’accento meridionale.... È stato la vittima di un vero e proprio episodio di razzismo. Fosse stato un senatore nato al Nord, nessuno avrebbe pensato che a ispirarlo c’erano amici compiacenti.



Perché ha deciso di fare questo outing così scomodo?



Perché non ho nulla da nascondere. Non l’ho ispirato io. E difendo un principio... Sono fatto così. Nessuno può farmi tacere con minacce di immoralità. Anzi, sapete la novità? Visto che Di Pietro da mesi parla solo di giustizia, da domani mi occuperò di infrastrutture. Ogni convegno, un bel discorso sulla Salerno- Reggio Calabria. Così, tanto per svagarmi un po’.



°Fonte il Corriere.it

Come ci fa cadere le Braccia il Clemente, nessuno può.